Giovanni Rusconi è nato a valmadrera nel 1943. Dal 1964 è un susseguirsi di salite dai monti di casa alle Dolomiti e al Monte Bianco. Nel 1968 compie il passo verso l’alpinismo invernale, di cui diverrà un indiscusso specialista.
Giovanni Rusconi è nato a valmadrera nel 1943. Settimo di una famiglia di otto fratelli, dopo la morte del maggiore Carlo avvenuta sui monti della Grigna, conosce la montagna. Dal 1964 è un susseguirsi di salite dai monti di casa alle Dolomiti e al Monte Bianco. Nel 1968 compie il passo verso l’alpinismo invernale, di cui diverrà un indiscusso specialista.
Inizia nell’inverno 1968/69 con la direttissima sulla Torre Trieste, poi prosegue l’anno seguente con la via delle Guide al Crozzon di Brenta. Nel 1970 compie la prima salita e invernale della via del fratello sul Pizzo Badile, con il fratello Antonio, dedicata al fratello Carlo, scomparso nel 1955.
Sempre in val Bondasca, nell’inverno 1971 sale il pilastro nord del Pizzo Cengalo, per la via Attilio Piacco.
Nel 1972 torna in Dolomiti, aprendo la via dei Cinque di Valmadrera nel cuore della parete Nord-Ovest della Civetta. Nel 1973, sulla stessa parete, sale in inverno il mitico Diedro Philipp-Flamm.
Dal 1973 il gruppo si volge al gruppo del Monte Bianco, e sale in inverno il Dente del Gigante, il Pic Gugliermina, la Chandelle du Tacul e apre una via nuova – sempre in inverno - sulla Parete Est del Pilier d’Angle.
I “5 di Valmadrera”, un gruppo di scalatori scrive la storia dell’alpinismo invernale. Un’impressionante serie di ascensioni sulle più grandi pareti delle Alpi nella stagione più difficile.