Nato a Rovereto nel giugno del 1959, Maurizio Giordani pratica l’alpinismo da quando era ragazzo e la sua esperienza spazia dalle alte difficoltà delle pareti di roccia e ghiaccio a quelle delle elevate quote dell’Himalaya.
Nato a Rovereto nel giugno del 1959, Maurizio Giordani pratica l’alpinismo da quando era ragazzo e la sua esperienza spazia dalle alte difficoltà delle pareti di roccia e ghiaccio a quelle delle elevate quote dell’Himalaya. Dal 1985 fa parte del Club Alpino Accademico Italiano, del Groupe de Haute Montagne francese e di Mountain Wilderness (garante). Nel 1989 ottiene la licenza di guida alpina. Appassionato viaggiatore vanta un’attività di oltre 60 spedizioni in tutto il mondo; ha scalato moltissime difficili montagne, spesso in zone remote e sconosciute, anche in alta quota come sul Broad Peak, sul Gasherbrum II, sul Nanga Parbat, sul Manaslu o sul Cho Oyu o sulle vette della Patagonia, sul Cerro Torre, Fitz Roy, Cerro Pier Giorgio, St. Exupery, Mermoz, Guillaumet, sulle pareti del Monte Kenya, dell’Aconcagua, del Muztagh Ata, del Golden Peak, delle Torri di Trango e di Charakusa, Uli Biaho, Ogre III, Allah Finger, Kedarnath Peak, Baruntse II, Ama Dablam, Mount Cook, Ararat, Damavand, Huascaran, Pico de Orizaba, ecc, ecc, dal Karakorum alla cordigliera Andina, dall’America all’Africa, all’Asia. Ha pubblicato tre opere sulla Marmolada: un libro sulla storia dell’alpinismo, Sogno di Pietra, e due guide di alpinismo sugli itinerari della Parete Sud, per Edizioni Mediterranee e Versante Sud. Svolge saltuariamente l’attività di conferenziere sull’alpinismo, da sempre attento ai problemi dell’ambiente montano. Professionista attento e inossidabile appassionato, il suo lavoro consiste nel collaborare con ditte specializzate nel settore dell’Outdoor, testando, promuovendo e vendendo nuovi materiali, dall’abbigliamento, alla calzatura, all’attrezzo. Organizza e guida spedizioni e trekking in tutto il mondo.
La montagna come scuola di vita, l'alpinismo come passione vera e concreta. Questo è il messaggio di "Appigli sfuggenti", che affiora tra i racconti di scalate, avventure e viaggi in luoghi remoti.
L’alpinismo come scuola di vita, maestro severo ed efficace, che aiuta a trovare la via giusta. Una storia di scalate e di passioni forti, inesauribili, che si rinnovano con costanza.