La sua attività professionale è varia e molteplice. Le piace comunicare: ha formato i volontari di Emergency a parlare di guerre, di persone, di pace; ha scritto una decina di libri di testo per la scuola primaria; ha lavorato con le persone disabili, con numerose e diverse associazioni, svolge attività in ambito sociale, politico e ambientale. Nonostante gli impegni, si è sempre ricavata il tempo per fare viaggi lunghi con il marito Luca, alpinista e storico dell’arte, e le due bambine. Negli anni di viaggio ha spesso tenuto un diario in cui annotava le esperienze singolari di una famiglia con bambini e le riflessioni di una madre che ha scelto un’educazione su misura per le proprie figlie.
La sua attività professionale è varia e molteplice. Le piace comunicare: ha formato i volontari di Emergency a parlare di guerre, di persone, di pace; ha scritto una decina di libri di testo per la scuola primaria; ha lavorato con le persone disabili, con numerose e diverse associazioni, svolge attività in ambito sociale, politico e ambientale. Nonostante gli impegni, si è sempre ricavata il tempo per fare viaggi lunghi con il marito Luca, alpinista e storico dell’arte, e le due bambine. Negli anni di viaggio ha spesso tenuto un diario in cui annotava le esperienze singolari di una famiglia con bambini e le riflessioni di una madre che ha scelto un’educazione su misura per le proprie figlie.
Marta e Elena hanno rispettivamente cinque e sette anni quando, sul retro di una jeep, in cammino o a cavallo, trascorrono due mesi tra le montagne del Pakistan. I genitori, sempre presenti, le lasciano fare: leosservano mentre si approcciano a queste terre incontaminate, mentre inventano giochi sulle strade polverose o cercano un contatto con i locali,...