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Franco Fracassi
Black Bloc
Viaggio nel pianeta nero
Hanno un nome, ma non un volto. Le loro azioni sono note, ma non il perché le compiono. I black bloc sono temuti, odiati, talvolta idolatrati, ma nessuno li conosce veramente. Di loro si dice che sono anarchici, che sono poliziotti infiltrati, che sono pagati da chi vuole sabotare le manifestazioni e i movimenti di protesta, che sono fascisti camuffati, che sono semplici sbandati carichi d’odio e con la voglia di annichilire il mondo che li circonda.
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Prezzo: 11,00 €
Pagine: 144
Pubblicato il: Novembre 2011
ISBN: 978-88-96822-32-6
Formato: 13,7 x 20,5 cm
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I LIBRI DI FRANCO FRACASSI
Hanno messo a ferro e a fuoco Roma, hanno incendiato i boschi della Val di Susa, hanno saccheggiato Londra, dieci anni fa hanno devastato Genova, Praga, Seattle.
Hanno un nome, ma non un volto. Le loro azioni sono note, ma non il perché le compiono. I black bloc sono temuti, odiati, talvolta idolatrati, ma nessuno li conosce veramente. Di loro si dice che sono anarchici, che sono poliziotti infiltrati, che sono pagati da chi vuole sabotare le manifestazioni e i movimenti di protesta, che sono fascisti camuffati, che sono semplici sbandati carichi d’odio e con la voglia di annichilire il mondo che li circonda.
Black bloc è un’inchiesta che ha la pretesa di svelare i segreti del blocco nero, un viaggio attraverso la più segreta tra le formazioni politiche e sociali. Un racconto, talora scioccante, narrato dagli stessi protagonisti, da chi li ha conosciuti e da chi ha indagato su di loro, inseguendoli per molti anni, in Italia e all’estero.
Un argomento di grande attualità, in un momento in cui tutte le contestazioni popolari vengono percepite come il risultato di un disegno sovversivo, a volte violento e quindi – per riflesso – guidato dai soliti “neri”, ma che in realtà con loro non hanno niente a che fare. È solo il classico modus operandi che cerca a tutti i costi un colpevole piuttosto che fare autocritica. Il solito brutto vizio di chi detiente il potere.
«S’inseriscono provocatori all’interno delle manifestazioni perché queste possano degenerare.
Un modo per mostrare quanto fossero sbagliate e pericolose le proteste.»
Publisher: Alpine Studio
Publish Date: Novembre 2011
Page Count: 144